Fermo del Servizio Taxi del 23 marzo 2017

Passiamo dalle Proteste alle Proposte

La Categoria ha subito un blocco del servizio taxi per 6 giorni consecutivi nel febbraio scorso, con perdite economiche complessivamente superiori a 20 milioni di euro.

Nell’opinione pubblica è stata riscontrata per la prima volta una crescita di immagine favorevole nei nostri confronti, ma a discapito di un’ulteriore balzo pubblicitario verso la ormai famosa società americana.

Il contenuto dell’art. 71 del disegno di legge sulla concorrenza, modificato anche questo da un emendamento presentato dalla Senatrice Lanzillotta, che evidentemente non sostiene solo il mondo del noleggio con conducente, ma anche, anzi soprattutto, le volontà della nota multinazionale, ha bisogno di essere corretto e riportato alla sua originale formulazione.

Il Governo non ha brillato in serietà rispetto agli accordi sottoscritti nel marzo 2016 con la categoria, ma la prolungata protesta dei Taxisti italiani ha favorito i nostri concorrenti del noleggio con conducente, le piattaforme tecnologiche multinazionali e l’abusivismo tradizionale.

Sottolineiamo l’irresponsabilità della politica rispetto ad un tema che per troppo tempo è stato abbandonato, segnaliamo comunque la forte necessità da parte del Governo di rompere questo silenzio che produce ulteriori forti preoccupazioni all’interno della categoria.

Il confronto è aperto e per le Organizzazioni Sindacali di Categoria è il tempo di fare proposte

Nella giornata di martedì 14 marzo abbiamo trasmesso ai Ministeri competenti due testi:

  1. Bozza di decreto attuativo ai sensi dell’art. 1, comma 1, della legge 22 maggio 2010, n. 73.
  2. Proposte di modifica al DDL 2085 A (Legge annuale mercato e concorrenza).

Sotto rappresentiamo sommariamente per punti le proposte di emendamenti alla legge delega.

  • Il servizio di trasporto persone effettuato con licenze taxi e autorizzazioni di noleggio con conducente deve continuare ad essere considerato autoservizio pubblico locale non di linea e deve trovare spazio anche nella definizione della legge delega inserita nel Disegno di Legge Concorrenza.
  • La definizione di autoservizi pubblici locali non di linea, deve essere riconosciuta alle due categorie di servizi distinguendo un servizio ad utenza indifferenziata (il taxi) e un servizio ad    utenza specifica su previa prenotazione (il noleggio con conducente).
  • È necessario il controllo amministrativo sul settore attraverso l’emissione di titoli abilitativi nei confronti degli esercenti i due servizi, evidenziando la funzione complementare e integrativa di questa tipologia di servizi con i trasporti lagunari e fluviali.
  • Il principio e criterio direttivo dell’attività legislativa delegata, inerente l’adeguamento degli autoservizi pubblici locali non di linea ai più moderni standard tecnologici si possono sollecitare e raggiungere con forme di comunicazione senza riferimenti a tipologie specifiche che potrebbero modificarsi nel corso degli anni (es. APP/WEB).
  • Occorre ribadire la natura territoriale del servizio di trasporto persone come forma di tutela dell’utenza locale che non deve mai risultare scoperta dal servizio in qualsiasi luogo sia essa residente o se ne trovi ad aver bisogno.
  • Regolare la concorrenza, confermando l’esercizio professionale degli autoservizi pubblici locali non di linea come forma di tutela dell’utenza, così come la legislazione europea indica.
  • Censire e parametrare il numero delle autorizzazioni alle esigenze di mobilità locale (ad esempio numero di abitanti e mezzi di linea disponibili); nonché – per le regioni che ne hanno l’esigenza – la necessità di tenere conto delle distinzioni tra territori in cui si svolge il servizio (ad esempio su terra o su acqua).
  • Prevedere in sede di esercizio della delega al Governo la possibilità di inserire nella nuova legislazione di settore anche forme di controllo della regolarità contributiva e fiscale degli operatori, sempre allo scopo di contrastare fenomeni di abusivismo che si avvantaggino di violazioni della normativa tributaria o di tutela del lavoro e della previdenza sociale.

Il Governo ora non ha più alibi, le carte sono sul tavolo, le proposte sono pubbliche; ora nessuno può nascondersi, attendiamo risposte serie e precise.

NOI siamo convinti che sia giunto il momento del confronto vero senza falsi intendimenti.

Le Associazioni Sindacali

S.A.Ta.M.        T.A.M./ACAI    UNIONE ARTIGIANI

Milano, 17 marzo 2017

Prot.      17/17

Comunicazione Soci – Fermo Taxi 23 marzo 2017