Come già reso noto in altri articoli, da circa un anno e mezzo ci stiamo impegnando per ampliare le ns. conoscenze a livello europeo.
Abbiamo contattato alcuni parlamentari europei, che ci hanno dedicato del tempo e con i quali stiamo cercando di costruire un rapporto di collaborazione.
Avendo letto diversi articoli che hanno “interpretato” le notizie che arrivano dal Parlamento Europeo in merito alla sharing-economy e successivi post sui social che strumentalizzano questi articoli, pubblichiamo il testo della “Risoluzione del Parlamento Europeo del 26/05/2016: Strategia per il Mercato Unico”.
Chi avrà voglia di approfondire l’argomento, potrà così farlo in autonomia, senza subire allarmismi strumentali e inutili.
Si tratta di semplici raccomandazioni, nell’ambito di un ragionamento molto più ampio.
Siamo comunque fermi nel sostenere la necessaria distinzione tra la VERA sharing economy e chi fa business.
Per quando ci riguarda, due sono i criteri che distinguono i due concetti: non è sharing economy quando è il passeggero a decidere destinazione e momento della corsa e quando sia l’intermediario che l’autista traggono guadagno dalla corsa.
Chi fa business nel settore del trasporto locale non di linea deve rispettare le leggi vigenti sotto il principio valido per tutti: stesso mercato, stesse regole.
Concetto che intendiamo difendere strenuamente.